DOLOMITI- Italy
L’aspetto caratteristico delle Dolomiti è un alternarsi di linee morbide orizzontali, quelle dei prati e degli altipiani, e linee decise e rigide verticali, quelle di pinnacoli, guglie e torri o delle profonde gole. Il passaggio di forme è netto, preciso, così che i volumi si stagliano perfettamente definiti e isolati gli uni dagli altri. Per questo le nostre montagne hanno suggerito l’idea, fin dall’antichità, d’essere case in rovina di giganti, edifici costruiti da mani avvezze a grandi superfici. La sensazione è vivida e colpisce tutti tant’è che persino l’architetto Le Corbusier (1887-1965) rimase ammirato da questa peculiarità e definì le Dolomiti “les plus belles constructions du monde”. L’impressionante paesaggio dolomitico consente di vedere assieme due tipi di rocce, la dolomitica e la vulcanica, di norma mai vicine perché derivano da processi e da ambienti completamente diversi. In questo caso la dura dolomia si è formata in fondo al mare e solo 100-150 milioni di anni dopo è emersa, durante la formazione delle montagne (orogenesi). Oggi così possiamo ammirare allo stesso tempo il biancore dei carbonati delle antiche scogliere coralline, le rocce aguzze formatesi durante fenomeni recenti di orogenesi, le incisioni profonde dovute all’attività di ghiacciai, venti, pioggia e all’alternanza freddo-caldo e le scure rocce di origine vulcanica nei pressi delle valli e dei pendii più dolci.














